Sembra di vivere in un film. Uno di quei film dove accadono cose strane, stravolgimenti di ogni tipo, dove le cose appaiono così assurde da non sembrare vere. Eppure, giorno dopo giorno, viviamo situazioni che hanno davvero dell'incredibile e che non avremmo mai pensato potessero verificarsi. Ed è proprio questo il nocciolo della questione.
Per decenni, da quando il cinema e la televisione sono diventati praticamente indispensabili nella nostra vita, siamo spettatori di film, documentari, programmi TV di ogni genere, che hanno instillato, goccia dopo goccia, nelle nostre menti la credenza che solo attraverso quei canali avremmo mai visto cose del genere. Ma oggi la realtà è ben diversa: la situazione politica mondiale e nazionale che passa ogni confine del lecito e del buon senso; la situazione finanziaria ed economica che continua a perpetrare modalità che vanno ben oltre il ridicolo e l'assurdo; questo virus e la pandemia da esso provocata; la medicina allopatica che fa esattamente il contrario di quello che dovrebbe in realtà fare e molto, molto altro.
Tutte situazioni che, bene o male, direttamente o indirettamente, sono state viste e vissute attraverso i film del cinema, specie negli ultimi anni. Questo ha permesso che, nella nostra mente, si instaurasse prima, e consolidasse poi, il senso di assurdità di tali eventi, compromettendo la nostra capacità di vedere che, quelle stesse situazioni, avvenivano e avvengono quotidianamente nella nostra vita. Certo, nei film le situazioni sono romanzate, rese fantastiche, fantasiose o fantascientifiche, ma pur sempre hanno rispecchiato la realtà della nostra esistenza su questo pianeta, anche quando le ambientazioni riguardavano fantascientifici pianeti esterni al nostro. In altre parole, chi ha prodotto tali film, lo ha fatto con il preciso intento di raccontarci la storia del nostro mondo così come effettivamente era, così come effettivamente si produceva a nostra insaputa. D'altronde, chi produce tali film, sa esattamente che esiste, nell'universo di cui facciamo parte, una legge fondamentale che, se non osservata alla lettera, impedisce di portare avanti e a termine i propri progetti.
Parliamo di una particolare legge, la LEGGE DELL'ONORE, che impone, a chi si appresta a compiere un qualsiasi atto nei confronti di qualcun altro, di informare correttamente, in tutto o in parte di ciò che compirà, coloro che sono i destinatari di tali azioni. Può sembrare assurdo, ma come ho già detto tra le righe, non siamo abituati a pensare che l'assurdo sia la realtà vera. E perché è importante per l'universo informare delle proprie azioni? Perché chi le compie, nel bene e nel male, ha bisogno del consenso di chi ne è il destinatario. Senza tale consenso, qualsiasi azione è nulla, praticamente non esiste e, quindi, destinata a fallire. Per comprendere basta fare mente locale alle storie narrate nei film. Forse non in tutti, ma nella stragrande maggioranza viene svelato qualche segreto, data qualche informazione particolare, rese palesi situazioni e strategie, fornite le basi per ovvie intuizioni e altre cose del genere. In altri viene palesemente e dettagliatamente descritto esattamente quello che avviene, sia nel male (nella maggior parte delle volte) sia nel bene. Ogni cosa che è accaduta, accade o accadrà viene spiegata, fornita come informazione, attraverso i film, siano essi al cinema o per la Televisione. Vogliamo quindi proporre una carrellata di film attraverso i quali è possibile, almeno figurativamente, assistere comodamente seduti in poltrona, a ciò che realmente accade a nostra insaputa. Una buona dose di capacità interpretativa è ovviamente richiesta, ma non crediate che tali interpretazioni siano basate sulla fantasia: tutt'altro! Ogni intuizione e interpretazione che ne daremo è basata su ciò che conosciamo del sistema esistente, attraverso anni di studi del suo funzionamento. Inoltre, ogni informazione ricevuta viene, di volta in volta, confermata dai fatti che realmente accadono e che è possibile documentare, ormai sempre più facilmente, nella vita quotidiana.
Per partire, diciamo con calma, è facile e alla portata di chiunque, notare come, in tutti i film, vi è la perenne lotta tra bene e male. La cosa strana è che il bene vince sempre, nonostante tutte le avversità. Ma siamo proprio sicuri che quel bene che fanno vincere nei film sia quello che più di ogni altro porterebbe davvero benessere all'umanità? Di questo non vi è certezza, ma siamo convinti che anche questo pensiero sia pilotato. Pensiamo ad esempio ai film della serie "DIVERGENT". Spero li abbiate visti perché, per esigenze ovvie nella stesura di questo articolo, siamo costretti a "spoilerare". Alla fine della saga si vedono i protagonisti, dopo aver sconfitto il nemico, preferire rimanere nello stesso posto dove tutto è cominciato. Ossia, in buona sostanza, è bene rimanere come si era prima ma con delle modifiche al sistema. In altre parole, quello che la saga ci dice, oltre a tantissime altre cose, è che, se vogliamo vivere davvero felici possiamo sì metterci del nostro modificando alcune cose, ma fondamentalmente è bene accettare la vita così come è e come viene. In ulteriori semplici parole, fa quello che vuoi ma la vita che hai fatto, fai e farai sarà bene o male sempre quella. Tra l'altro, il nemico che avremmo voluto vedere sconfitto definitivamente alla fine della saga, in realtà è ancora presente, pronto (lo si evince dall'espressione) a dire la sua in un momento successivo che non si sa quando sarà. In pratica: mettici del tuo, se vuoi puoi anche auto gestirti, fare del tuo mondo il tuo paradiso ma io sono sempre qui e, in un modo o nell'altro sono io che ti permetto tutto questo, la tua vita compresa. Di fatto, ogni film o saga, può avere un sequel dove il male fa di nuovo il suo ingresso, ancora più potente e difficile da abbattere. In Avatar, il bellissimo film ambientato su Pandora, pianeta popolato dai Na'Vi, la questione è un po' diversa, ma sostanzialmente il messaggio è quello. David Icke ha dichiarato che si tratta della storia dell'uomo al contrario, dove gli indigeni di Pandora rispecchiano esattamente quello che è successo all'uomo in età antica, quando civiltà aliene sono arrivate per saccheggiare le ricchezze sconvolgendo la tranquilla vita del pianeta. Ma la nostra analisi va ancora oltre. Siamo d'accordo che i Na'Vi di Pandora possano anche rispecchiare l'uomo agli albori della storia, ma c'è un elemento che parla assai peggio del genere umano. Difatti, è Jake Sully che aiuta i Na'Vi a salvarsi e a cacciare il nemico. In altre parole è qualcuno di esterno che ci salva (magari proprio tra le fila di chi ci vuole distruggere) perché, altrimenti, da soli non saremmo mai in grado di farlo. Troppo stupidi, troppo primitivi, non organizzati. Non dobbiamo quindi farci alcuna illusione in merito ad una possibile rivolta, perché questa è possibile solo tramite un aiuto esterno che non abbiamo ed è totalmente improbabile averlo, se non impossibile. In più, possiamo osservare in Avatar, ma anche in tantissimi altri film, l'incapacità dell'uomo di vedere la bellezza dell'esistenza. Lo vediamo voler distruggere un intero mondo, con la sua natura, i suoi animali e i suoi abitanti, per il semplice gusto di farlo (Quorich) o per la brama di ricchezza e potere (Selfridge).
Questa élite ci insegna quotidianamente che, da soli, non sappiamo fare altro che distruggerci a vicenda, distruggere il nostro pianeta e il suo ecosistema, perché incapaci di vivere in comunione con esso. Lo si evince chiaramente in molti film. Anzi, in uno particolare ce lo dicono proprio letteralmente: Tomorrowland. In questo film viene chiaramente detto che l'uomo è incapace di vivere in pace e serenamente, condividendo il pianeta gli uni con gli altri. La ovvia fine che esso farà, sarà bruciare in un olocausto nucleare da esso stesso prodotto: è inevitabile! Ovvio che il film poi finisce bene, ma sempre grazie all'intervento di persone assai speciali, di quelle, appunto, che si vedono solo nei film. Qui, nella vita vera, non possiamo nuovamente farci illusioni: il destino dell'uomo è segnato. Esso corre inevitabilmente verso il suo auto annientamento. Il che giustifica tutte le guerre che vengono continuamente provocate, promosse e fatte su tutto il globo, siano esse classiche guerre con fucili e mitra, siano esse guerre sociali di razzismo, di fobia nei confronti del "diverso", guerre finanziare e commerciali. Tutto questo ci porterà inevitabilmente verso una guerra che comprenderà presto l'intero globo. Lo abbiamo già accettato e siamo psicologicamente pronti a che ciò avvenga, tutti, nessuno escluso. D'altronde, questo pensiero ci è stato inculcato fin da piccolissimi, con i primi imprintig e condizionamenti a cui siamo stati soggetti. Certo, abbiamo anche noi delle colpe, non si può negare! Ecco... non è mai stata detta cazzata più grossa!!! Il problema è che queste convinzioni ci vengono inculcate dall'esterno, da chi sa che poi ne trarrà vantaggio. Il nostro ruolo, in questo tipo di mondo, è quello di vivere convinti di non essere una comunità sola, ma un insieme di comunità che, tra loro, non andranno mai d'accordo, incapaci di vedere il male che facciamo a noi stessi e al nostro pianeta. Ma fermatevi un momento e rispondete a questa domanda, ognuno per conto proprio: "Io... rifiuterei di vivere in pace e serenità in un mondo diverso da quello attuale?". Siamo arci convinti che la risposta per tutti è NO!! Nessuno di noi si rifiuterebbe di vivere in un mondo dove non si deve soffrire, anche solo per avere un pezzo di pane per mangiare, o faticare quattro lavori diversi per riuscire a pagare le spese per la propria famiglia, la quale, alla fine, non si frequenta più per la mancanza di tempo. Un mondo dove non rischi che ti venga portata via la casa perché, a causa della disoccupazione, non riesci a pagare il mutuo o in un mondo dove i tuoi talenti, qualsiasi essi siano, vengono coltivati e fatti emergere nel loro splendore. Eppure, questo mondo fantastico, ce lo hanno fatto conoscere proprio attraverso i film. Parlo della famosissima serie televisiva, ultimata poi con bellissimi film per il cinema (il quale funziona meglio della TV), intitolata "Star Trek". Chi non se la ricorda?! La società di Star Trek è totalmente sprovvista di denaro. Si vive in pace sulla terra e le uniche minacce sono all'esterno del pianeta. In quella società sono i talenti delle persone che portano ricchezza. Ognuno il suo, indiscutibile e unico. Tutti collaborano alla riuscita dello scopo ormai diventato primario: esplorare il cosmo e, al limite, difendersi da civiltà esterne. Ma, ovviamente, è solo un film, solo un'ipotesi, un'utopia. Per riuscire a creare una società del genere servirebbe che la vita media di un uomo sia maggiore, ossia dovremmo avere più tempo a disposizione per apprendere prima, capire e comprendere poi e successivamente mettere in atto tutto ciò per creare tale società. Serve in partica una vita più lunga. Questo è almeno quello che ci dice l'élite. La vita media di un uomo sulla terra è di circa 80/85 anni, anche se vi sono persone che vivono molto più a lungo. Questa media è data da tanti fattori: l'ambiente in cui viviamo, il cibo che mangiamo, l'acqua che beviamo e lo stile di vita che portiamo avanti. In questa società è davvero raro riuscire a vivere più a lungo della media. I fortunati arrivano fino a cento anni o poco più e, tra l'altro, bisogna anche vedere come ci arrivano. Certo gli ultra novantenni non hanno l'energia necessaria, salvo qualche rarissima eccezione, per fare molto di più che la solita vita da anziano e non si può certo dire che tutti la vivano bene. Eppure, in moltissimi casi, la mente è ancora in grado di fare sogni, progetti, avere desideri e tutto quello che generalmente troviamo in una mente più "giovane". Abbiamo messo il termine "giovane" tra le virgolette proprio perché la mente non invecchia. Può invecchiare la percezione che abbiamo di noi, insieme al corpo, ma la mente rimane quella. Muta solo il suo grado culturale, non il suo funzionamento. Un anziano che ha ancora la mente lucida, e fortunatamente sono sempre di più, vive la condizione di un corpo che non risponde a quelle che sono le esigenze della mente. Da qui il concetto che la mente non invecchia.
Le élite non ragionano come noi: loro non progettano per sé stessi come invece facciamo noi. Hanno scavalcato il concetto di tempo lavorando per le generazioni, le loro, future. Ma non è così semplice. Anche loro vogliono più tempo e proprio ultimamente si è scoperto che lo ottengono attraverso alcune sostanze che, ora, non stiamo qui a descrivervi. D'altronde ce lo hanno sempre detto proprio attraverso i film. Ve n'è uno in particolare che si intitola Jupiter Ascending. In questo film il pianeta terra fa parte di una serie praticamente infinita di pianeti dove gli esseri umani vengono "coltivati" con un unico scopo. Attraverso quella che viene chiamata "mietitura" (neanche fossimo grano) ogni pianeta, periodicamente, viene ripulito da ogni essere umano presente. Essi vengono uccisi per ricavare una preziosa sostanza che permette a chi ne fa uso di rigenerare il corpo permettendogli di vivere migliaia di anni in salute e gioventù. In questo film, la famiglia Abrasax è quella più potente dell'universo proprio perché proprietaria di un grandissimo numero di questi pianeti (compresa la terra) che gli permette di produrre e vendere un maggior quantitativo di tale sostanza nell'universo in netta supremazia concorrenziale ad altre famiglie. Siamo da loro considerati una materia prima per produrre un prodotto, esattamente ciò che avviene con il grano per produrre farina. Il tutto gioca intorno ad affari commerciali per guadagni talmente elevati da non riuscire nemmeno a farsene un'idea. Non è dissimile a ciò che avviene qui sulla terra. Le élite guardano a noi come beni commerciali di scambio, capaci solo di produrre valore monetario e, non sappiamo esattamente da quanto, ma anche per produrre una sostanza simile a quella descritta nel film. Anche altri film fanno riferimento a tale sostanza ringiovanente. Pensiamo a "StarDust", una bellissima storia d'amore in cui un giovane garzone si innamora di una stella caduta e cerca di difenderla dalla grinfie di tre vecchie streghe che la vogliono uccidere per strapparle il cuore che, mangiandolo, le farà ringiovanire e vivere più a lungo. Oppure tutti quei film sui vampiri come Twighlight. I vampiri sono tutti belli, perfetti, muscolosi gli uomini, meravigliose le donne, giovani e affascinanti e praticamente non muoiono mai, finché si nutrono di sangue. Nel film "La morte ti fa bella" Merril Strip assume una pozione che la mantiene bella nel tempo anche nella morte. In altri film ci illustrano i fantastici poteri della mente umana, della quale conosciamo ben poco. Anzi, non sappiamo praticamente nulla, anche perché, almeno per quanto riguarda la scienza ufficiale, continuiamo a cercare le risposte nel cervello a livello fisico. Ormai dovremmo aver capito che non è in quella forma che troveremo le risposte alla domanda "cosa è davvero la mente?". Eppure, nel film Lucy, ci viene detto che non usiamo la totalità delle capacità cerebrali. Ne usiamo solo tra il 5 e il 10%. Lucy, che in seguito alla contaminazione del suo corpo con una nuova droga sintetica assunta in quantità eccessiva, sviluppa capacità che la vedono in grado di utilizzare molto più del 50% del suo cervello, arrivando poi al 100% con una nuova dose ipermassiccia di quella stessa droga. Nel film vediamo che, man mano che le sua capacità cerebrali aumentano, aumentano i suoi poteri mentali, che riversa nel mondo attraverso telecinesi, capacità di controllare apparecchiature elettroniche con il pensiero, controllare il corpo di altre persone, vedere la trama del costrutto universale esattamente per ciò che è e saperlo manipolare a suo piacimento. Probabilmente sono fantasie. Ma seppur in modo fantasioso ci viene fatto credere che la nostra incapacità di manipolare la realtà che ci circonda è provocata proprio dalla nostra fisiologica incapacità di utilizzare completamente il nostro cervello. Il ché è abbastanza assurdo. Il messaggio è che siamo stupidi e incapaci di andare oltre se non, come dice chiaramente il film, attraverso migliaia o milioni di anni di evoluzione, o attraverso le tanto famigerate sostanze esterne, tanto amate al giorno d'oggi. In pratica ci forniscono l'informazione che solo utilizzando il cervello nel suo completo possiamo capire di essere il Dio che siamo, ma ci ingannano che questa esperienza sia possibile solo attraverso sostanze esterne. Forse chi ci governa crede di riuscire a fare meglio di noi, probabilmente oppure, al limite, non è decisamente come noi, ma questa è un'altra storia. Nei film ci dicono tutto: ci raccontano di come funziona il mondo finanziario (The wolf af Wall Street; Assalto a Wall Street, La grande scommessa e altri); ci raccontano della vita politica e sociale (V per Vendetta, Essi vivono, ecc.). Ci raccontano anche di come siamo fatti e quali sono i nostri potenziali (Lucy, Limitless, ecc.). Non mancano di tirare in ballo l'amore misto ad avvenimenti realmente accaduti come in Titanic, anche se la vera storia è ben diversa dal romanzo o da quello che ci hanno fatto credere fosse la verità. Ormai si sa che il disastro dell'inaffondabile Titanic non è stato un incidente ma un piano perfettamente congeniato per eliminare i concorrenti di coloro che sono diventati poi i padroni del sistema bancario, da allora fino ai giorni di oggi. Se vogliamo davvero comprendere, almeno in parte, quello che sta accadendo oggi sarebbe utile mettersi comodamente sul divano e guardare questi film e altri che non abbiamo citato. Tra l'altro, proprio per il grande tempo a disposizione in questo periodo di Quarantena, è solo la voglia che potrebbe mancare. Anche perché, nei film sono racchiuse non solo le verità di ciò che accade, ma anche le informazioni per comprendere le idee e i progetti verso il genere umano per il futuro.
Di tutte le informazioni che abbiamo riguardo a questo argomento non è escluso che ne possa presto venir fuori un intero volume. Chissà! Per il momento, vi sproniamo a fare della visione dei prossimi film che guarderete, una fonte di arricchimento culturale, non solo di svago e di piacere. Vi sono infatti due modi distinti per guardare un film: il primo è quello che conosciamo tutti, dove ci lasciamo prendere dalle emozioni che tale film fa scaturire. Il secondo è con occhio critico, alla ricerca di indizi, immagini particolari, frasi dette in determinati momenti, contesti particolarmente precisi che rispecchiano realtà già vissute o in procinto di esserlo. Provate a sfruttare entrambi i metodi e scoprirete cose fantastiche ma tanto reali. Buona Visione.
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